Approfondimento

L’inquinamento elettromagnetico artificiale è qualcosa che non si vede, non si sente, non si annusa, non ha sapore, non si può toccare eppure può essere estremamente dannoso.

E’ invisibile ai nostri sensi principali ed è impossibile da riconoscere senza strumenti specifici.

Ogni apparecchio dotato di batteria o collegato alla corrente elettrica genera un campo elettromagnetico che può essere dannoso per la salute in relazione all’intensità e durata dell’esposizione.

A questo si somma l’effetto delle onde prodotte da ripetitori, antenne, wifi, telefoni cellulari, localizzatori gps che fanno parte del nostro quotidiano ma dai quali dobbiamo imparare a proteggerci.

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento impressionante dei dispositivi elettronici presenti nelle nostre case e, di conseguenza, al campo elettromagnetico a cui noi e i nostri animali siamo esposti quotidianamente.

L’impianto elettrico della casa e tutti gli apparecchi che colleghiamo alle prese di corrente generano un campo a bassa frequenza, i cui effetti nocivi dipendono dall’intensità e dalla distanza dalle fonti.

Le emissioni dei telefoni cellulari, wi fi, ripetitori e adesso anche satelliti invece appartengono al campo delle alte e altissime frequenze.

Diversi studi forniscono indicazioni sul fatto che anche in caso di una debole esposizione a queste radiazioni ci siano fin da subito degli effetti biologici nocivi.

Alcuni esperimenti condotti con radiazioni deboli di bassa frequenza hanno riscontrato, ad esempio, un impatto sul comportamento, sulle facoltà di apprendimento e sul sistema ormonale degli animali e sulla crescita delle piante.

Sebbene l’effetto sia difficile da notare nell’immediato, il danno alle cellule deriva dall’esposizione pressoché continua. Come la goccia d’acqua che scava il marmo, è uno stillicidio che indebolisce il sistema biologico giorno dopo giorno. Sono effetti difficili da misurare perché molto piccoli, ma la sommatoria di tutti questi piccoli effetti, nel tempo, diventa evidente.

Gli effetti che possono provocare sono subdoli. Di fatto l’inquinamento invisibile funge da “elemento di disturbo” di ogni sistema vivente ed è in grado di provocare un danno biologico che può portare la cellula alla degenerazione. Impedisce il corretto funzionamento dei sistemi biologici interferendo con la componente elettromagnetica fisiologica che è alla base di ogni attività vitale. La fisica quantistica ha spiegato come le cellule comunicano tramite informazioni elettromagnetiche che innescano le varie reazioni chimiche. Il disequilibrio della componente elettromagnetica cellulare impedisce il corretto funzionamento della cellula stessa, degli organi, degli apparati, dell’organismo intero.

E’ logico pensare che se l’inquinamento elettromagnetico influisce su questi sistemi, allora l’animale sottoposto a questi campi farà molta più fatica per mantenere l’equilibrio e la salute, i normali processi di auto guarigione di cui è dotato vengono messi a dura prova e purtroppo l’energia necessaria per mantenere lo stato di “benattia” (che è il contrario di malattia) potrebbe non essere sufficiente.

Oggi non basta più mangiare sano, fare attività fisica, ridurre lo stress per mantenersi sani. Se si vuole davvero fare prevenzione primaria è fondamentale proteggersi da questo fenomeno. Anzi, diventa la prima cosa da fare! Sia per la gravità degli effetti, sia per l’impossibilità di misurare l’esposizione con strumenti alla portata di tutti.

La conoscenza di questo problema è il primo passo verso la sua soluzione.

E’ possibile proteggerci e proteggerli senza rinunciare alla tecnologia? La risposta è SI'!

Per proteggerli dalle basse frequenze (corrente elettrica) è necessario tenerli a distanza dalle prese di corrente, dagli apparecchi collegati alla rete o a batteria soprattutto durante il sonno

Per proteggerli dalle alte e altissime frequenze (emesse per esempio da telefoni cellulari, wi fi, ripetitori, localizzatori gps) la soluzione migliore è quella di dotarli di Skudo®Dog che grazie al nanoprocessore skudo® integrato è in grado di ridurre drasticamente il danno biologico.

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